Neus e Diva, amiche celesti

Stavo sognando una partita di calcio, un goal di Totti in un mitico derby finito 3 a 3, con la magica Roma ridotta in dieci…sognavo che il passaggio filtrante lo facevo io, indovinando il corridoio. Quei sogni che sembrano cosi’ veri che la mattina ti fanno alzare dal letto con un po’ di gioia ma subito dopo, che delusione! Macché goal, mi ha svegliato lo squillo del telefono! Controllo l’ora: 4,15 del mattino, se e’ la solita chiamata sbagliata,lancio il telefono dalla finestra. “Andrea, hai visto la luce fuori?” E’ Neus, la mia amica che vive a Quito che mi sveglia di soprassalto. “Che luce?” rispondo senza pensare, ancora assonnato…in un centesimo di secondo ricordo chi sono (un banale giocatore di fascia nei campetti dei Protomartiri a Roma),dove mi trovo (A Quito, Ecuador, a 2850 metri s.l.m.) ma soprattutto ricordo tutto cio che ho visto da quando vivo qui: oggetti volanti schizzare via da un cratere, navi madre che espellono dischi luminosi a poche centinaia di metri da un centr...